Lead Generation LinkedIn è Straordinario per Raggiungere Clienti B2B

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Costruisci Fondamenta (in)Credibili ogni giorno, senza stress con una piccola azione di crescita quotidiana.
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Se hai provato a fare lead generation su LinkedIn senza sapere davvero come ti può generare contatti, siamo in due.

Si esatto, ci sono passato anch’io.

Postavo, commentavo, ma di lead o clienti… neanche l’ombra.

Poi ho cambiato prospettiva. Ho studiato, provato e ottimizzato.

Ho iniziato a usarlo come uno strumento vero di relazione.

Risultato? Più appuntamenti, più collaborazioni, più clienti e meno tempo perso.

LinkedIn può diventare il tuo miglior alleato per la lead generation LinkedIn, ma solo se sai davvero come usarlo.

Punti Chiave

  • LinkedIn è la piattaforma più efficace per il B2B grazie alla presenza di decision maker
  • La lead generation funziona quando c’è contenuto, relazione e strategia integrata
  • Strumenti come Sales Navigator, moduli lead gen e Ads aiutano ad accelerare i risultati

Perché LinkedIn è lo strumento più efficace per il B2B

LinkedIn non è un social qualunque.

Su LinkedIn ci sono manager, decision maker, consulenti e imprenditori. Gente che ha budget e cerca soluzioni.

Tendenzialmente non si perde tempo in balletti o meme: si lavora, si crea valore (non sempre è così, ma per stavolta concedimi questo assoluto).

Al contrario di altri social come Facebook o Instagram, qui il contesto è professionale.

Chi legge i tuoi contenuti è già predisposto a pensare in ottica business.

Tieni bene a mente che è l’unico strumento che ti da la possibilità di entrare in contatto diretto con le figure apicali di aziende di tutto il mondo. Questo non lo fa nessun altro canale social al giorno d’oggi.

Se sei nel B2B e vuoi crescere davvero, fare lead generation in LinkedIn è una scelta strategica, non opzionale.

Leggi anche: Cos’è la Lead Generation la preziosa strategia per far crescere il tuo business

Lead ≠ Follower: cosa significa fare davvero lead generation LinkedIn

Un follower non è un lead.

Un follower ti segue, magari apprezza i tuoi contenuti, ma non ha ancora mostrato un interesse concreto. Un lead, invece, è qualcuno che ha compiuto un’azione: ha commentato, ti ha scritto, ha scaricato qualcosa, si è iscritto a un evento.

In breve: il follower ascolta, il lead si avvicina.

E un lead non è solo un nome nella lista.

Un lead qualificato è qualcuno che ha mostrato interesse concreto per ciò che offri.

Su LinkedIn potrebbe significare anche l’aver iniziato una conversazione.

Aver creato un legame, anche minimo.

Per questo fare lead generation su LinkedIn non vuol dire inviare richieste a caso.

Vuol dire comunicare bene:

  • un profilo che parla chiaro
  • contenuti che attirano le persone giuste
  • messaggi personali, non standard

Uno strumento per creare relazione potrebbe essere il lead magnet su LinkedIn: offri qualcosa di utile in cambio di un contatto. Un ebook, una guida, un accesso a un evento.

Con LinkedIn si costruiscono relazioni vere, non numeri vuoti.

La strategia organica (gratuita) che funziona di lead generation LinkedIn

Non serve spendere subito. La prima leva è gratuita: è il tuo profilo.

Un profilo ottimizzato, curato e coerente è già una forma di lead generation.

Leggi la mia guida gratuita: Profilo LinkedIn Perfetto

Fatti trovare con le giuste parole chiave nel sommario e nella bio.

Pubblica contenuti regolari che rispondano a dubbi reali del tuo target.

Non servono miracoli o contenuti perfetti 3 volte a giorno, bastano coerenza e valore.

E poi… interagisci.

Commenta, rispondi, crea discussione.

Non restare spettatore.

Le tue attività di lead generation su LinkedIn iniziano con la tua presenza attiva, il tuo tono, la tua costanza.

Lead generation LinkedIn con Sales Navigator: la miniera d’oro del B2B

Quando sei pronto a fare sul serio, c’è uno strumento che cambia tutto: Sales Navigator.

Questo strumento avanzato ti permette di:

  • cercare persone in base a criteri precisi come ruolo, azienda, settore, area geografica
  • salvare liste di lead e prospect ben segmentate
  • seguire gli aggiornamenti delle aziende target e interagire prima ancora di scrivere
  • visualizzare organigrammi, crescita dell’organico, cambi di ruolo

In più, puoi creare avvisi personalizzati, esportare liste e sfruttare le InMail per contattare anche chi non fa parte della tua rete.

Con il Sales Navigator puoi anche creare delle liste da importare in campaign manager per fare retargeting su LinkedIn in modo naturale: se un contatto interagisce con te, puoi rientrare nel suo radar con contenuti utili e nuove interazioni.

Il vero valore, però, è nella conversazione.

Infatti la vera relazione nasce dopo uno scambio di messaggi in chat.

Niente di preconfezionato, mi raccomando,

I messaggi devono essere:

  • personalizzati (usa riferimenti reali al loro lavoro, azienda o interessi)
  • sinceri (niente promesse generiche o copy incollati)
  • umani (scrivi come parleresti a una persona, non a una mailing list)

Il tuo obiettivo? Far dire all’altra persona: “Ok, questa persona mi capisce, potrei fidarmi”.

LinkedIn Ads: come sfruttarle (senza buttare budget)

Le LinkedIn Ads per la lead generation su LinkedIn possono portare risultati rapidi e molto precisi, ma non sono adatte a tutte le situazioni.

Hanno costi più alti rispetto ad altri social, è vero.

Ma offrono anche una qualità dei lead spesso superiore, grazie a una targetizzazione molto granulare basata su ruolo, settore, dimensione aziendale, anzianità, interessi professionali. Per chi opera nel B2B, è un vantaggio competitivo enorme.

Quando usarle davvero ha senso:

  • La maggior parte delle volte potresti aer bisogno di un budget minimo di 50€/giorno per almeno 15 giorni
  • Conosci bene il tuo pubblico
  • hai già un lead magnet testato e di valore, pensato per il tuo target

Con LinkedIn puoi monitorare metriche precise come il costo per lead (CPL), il tasso di conversione, la frequenza di clic (CTR), e ottimizzare in tempo reale.

Ma attenzione: non basta attivare una campagna e incrociare le dita. Serve:

  • un funnel chiaro: dove porti l’utente dopo il clic?
  • una creatività coerente con il messaggio (headline, visual, descrizione)
  • una strategia di follow-up: cosa succede dopo che ti ha lasciato il contatto?

Le campagne che funzionano su LinkedIn sono quelle pensate per dare qualcosa prima di chiedere qualcosa.

Dai prima valore. Poi chiedi attenzione.

Modulo LinkedIn o landing page?

Dove mandi il tuo contatto quando clicca sull’annuncio?

Hai due opzioni principali:

  • Modulo LinkedIn interno: si apre direttamente dentro la piattaforma, è precompilato con i dati dell’utente e richiede pochi clic. Risultato? Conversioni rapide, ma contatti meno filtrati. Utile se hai un buon sistema di nurturing pronto.
  • Landing page esterna: più spazio per spiegare chi sei, cosa offri, perché dovrebbero lasciarti i dati. Il rovescio della medaglia? Più tempo di caricamento, rischio di abbandono più alto, ma lead spesso più qualificati.

Un altro punto da valutare è la coerenza: il messaggio dell’annuncio deve essere allineato con la pagina di destinazione. Altrimenti, anche il lead più interessato si perde.

Infine, ricorda che le due opzioni non si escludono. L’approccio più intelligente è testare entrambe, magari dividendo il budget, per capire quale canale genera lead migliori per i tuoi obiettivi.

Il potere del Lead Magnet su LinkedIn

Il lead magnet su LinkedIn, come nella maggior parte delle strategie di lead generation) è il tuo asso nella manica per convertire attenzione in contatto reale.

Cosa puoi offrire in cambio del contatto?

  • un webinar gratuito
  • una guida utile (es: “5 errori da evitare nella tua strategia LinkedIn”)
  • un mini-corso in 3 email

E qui una chicca spesso sottovalutata: puoi gestire il webinar direttamente dentro LinkedIn. Ti basta usare la funzionalità eventi e attivare il modulo di iscrizione. Le persone si registrano senza uscire dalla piattaforma e tu ottieni lead caldi, già interessati, con cui puoi interagire subito.

È un modo perfetto per entrare in contatto con potenziali clienti nel momento in cui sono più coinvolti.

Ma attento: il tuo magnete deve essere specifico, pratico e di valore.

Niente roba generica tipo “la guida definitiva al business”.

Pensa a cosa davvero serve al tuo potenziale cliente. Quindi devi analizzare attentamente il motivo concreto per cui lo potrebbe desiderare.

Esempi pratici di Lead Generation su LinkedIn

Genroe illustra una strategia LinkedIn per la lead generation B2B basata su contenuti mirati, Lead Gen Forms e integrazione CRM, con casi reali che mostrano lead qualificati a costi inferiori ai 17 AUD.

Literal Humans ha sviluppato una strategia di lead generation su LinkedIn basata su messaggi personalizzati e autentici, ottenendo oltre $330.000 di fatturato in un anno con una spesa inferiore a $12.000. Il successo è dipeso da automazioni umane, follow-up mirati e un approccio fortemente relazionale.

Un libero professionista nel settore delle consulenze potrebbe impostare una sequenza su Sales Navigator: ricerca avanzata → invito personalizzato → messaggio con risorsa gratuita. per entrare in contatto con potenziali clienti, ampliare la propria rete, iniziare una conversazione, far conoscere il proprio lavoro e fissare una chiamata conoscitiva.

Ma questa stessa strategia che ti ho descritto potresti implementarla anche senza Sales Navigator. Spesso il profilo gratuito è sufficiente se sai come sfruttare al 100% le ricerche avanzate. Ne parlo nel mio corso Chi Cerca Trova, il orso verticale sulle ricerche LinkedIn gratuite

Le opportunità sono davvero tante, basta avere le idee chiare.

Non è magia. È strategia + relazione + coerenza.

Come misurare e migliorare: CPL, CRM e nurturing

Generare lead è solo l’inizio. Il resto è coltivarli, con pazienza, cura e strategia.

Per aiutarti nella coltivare la relazione che hai avviato con le strategie di lead generation LinkedIn ho creato il Calendario delle Relazioni, uno strumento che ti aiuta a organizzare e mantenere attive le connessioni.

Ricordati di scarica i lead regolarmente e non lasciarli in un file dimenticato.

Fai in modo di portali nel tuo CRM, etichettali con criteri chiari (es. fonte, interesse, priorità) e collega ogni contatto al percorso giusto.

Monitora costantemente:

  • Costo per lead su LinkedIn (CPL)
  • Tasso di risposta ai messaggi e alle email
  • Tasso di conversione da contatto a opportunità o cliente

Poi passa al nurturing: invia contenuti rilevanti per il loro momento (un caso studio, un video, una checklist, ecc).

Crea sequenze di follow-up che parlano davvero, non bot impersonali. Puoi gestire tutto a mano, ma ti serve comunque uno strumento che ti aiuta ad organizzare e mantenere le relazioni https://mariopagani.it/corsi-web-marketing/calendario-delle-relazioni/ su LinkedIn

E ricordati: l’automazione va bene, ma non può sostituire l’empatia.

Le persone capiscono se stai mandando un messaggio sincero o una sequenza da manuale.

La differenza la fa la tua voce, il tuo tocco.

Le domande più frequenti (FAQ) sulla Lead Generation LinkedIn

Spesso mi sono trovato a rispondere a queste domande riguardo la lead generation su LinkedIn, spero possano esserti utili.

Come fare lead generation su LinkedIn?

Crea un profilo ben curato, pubblica contenuti utili per il tuo target e interagisci in modo autentico. Usa strumenti come le ricerche gratuite o Sales Navigator per identificare i contatti giusti e avvia conversazioni personalizzate. Se vuoi accelerare i risultati, puoi integrare campagne sponsorizzate con moduli di contatto.

Quanto costa un lead su LinkedIn?

Il costo di un lead su LinkedIn dipende da come scegli di acquisirlo, dal settore, dal prodotto e dal mercato. Non è possibile fare previsioni certe, ma se usi le campagne LinkedIn Ads, potresti dover prepararti a investire dai 10€ euro in su per un contatto qualificato. Se invece lavori in organico, il costo non si misura in euro, ma nel tempo che dedichi a creare contenuti, interagire e costruire relazioni autentiche. In entrambi i casi, la qualità del lead è il vero valore da considerare.

Come farsi notare su LinkedIn?

Mostrati per ciò che sei davvero. Cura il tuo profilo come fosse il tuo biglietto da visita digitale: headline chiara, foto professionale, bio che parla al tuo pubblico. Poi pubblica contenuti utili, ma anche personali, che mostrino come pensi e come lavori. Interagisci senza fretta, commenta con attenzione, e sii costante. Su LinkedIn vince chi porta valore con autenticità, non chi grida più forte.

Landing page o modulo?

Se vuoi ottenere contatti velocemente e con pochi passaggi, il modulo interno di LinkedIn può fare al caso tuo: si compila in pochi clic, senza uscire dalla piattaforma. Ma se cerchi lead più consapevoli e pronti all’azione, una landing page strutturata ti dà più spazio per raccontare chi sei e cosa offri. In pratica: il modulo accelera, la landing filtra. Il consiglio? Prova entrambi e valuta cosa funziona meglio per i tuoi obiettivi.

Come si calcola il CPL?

Il CPL (costo per lead) si calcola dividendo il budget totale speso per il numero di lead ottenuti. È un indicatore semplice ma potente per capire quanto stai pagando ogni contatto generato. Ti aiuta a confrontare le performance tra campagne e a prendere decisioni più consapevoli sul tuo budget marketing. Questa è solo una delle metriche da considerare in una strategia di lead generation.

Come distinguere lead e prospect?

Lo puoi decidere tu, in base a come scegli di etichettare i contatti che acquisisci. Ma se non sai da dove partire puoi considerare questo: un lead è una persona che ha mostrato un primo segnale d’interesse: ha scaricato una guida, compilato un modulo o iniziato a seguirti. Un prospect, invece, è più avanti nel processo: ha le caratteristiche giuste (azienda, ruolo, bisogno) e ha interagito abbastanza da essere pronto per una conversazione commerciale concreta. In breve: il lead è il punto di partenza, il prospect è quello che puoi davvero aiutare, adesso.

LinkedIn è lo strumento. La relazione è la chiave.

Fare lead generation su LinkedIn non è una tecnica fredda e asettica.

È una scelta di posizionamento: mostrare chi sei, come lavori e cosa puoi fare per chi ti legge.

Spesso non serve apparire infallibile.

Serve esserci con autenticità, giorno dopo giorno.

Avere un messaggio chiaro da condividere e il coraggio di sostenerlo.

Se vuoi attrarre clienti davvero in target, con cui creare collaborazioni che durano, possiamo costruire insieme una strategia su misura per te, partendo dal tuo profilo e curando ogni dettaglio delle fasi di contatto. Prenota una chiamata gratuita.

Immagine di Mario Pagani
Mario Pagani
Consulente Digital Marketing e LinkedIn Expert. Dal 2016 aiuto i miei clienti a raggiungere il pubblico giusto per generare connessioni che generano valore per l'azienda e le persone.
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